Bonus ristrutturazioni, ecco le misure per l IVA agevolata
Le norme per il rilancio del settore edilizio non si limitano alla detrazione 50% per le ristrutturazioni edilizie (leggi il dossier Detrazione 50%). Un ulteriore agevolazione rappresentata dal regime di IVA agevolata sugli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, purch realizzati su immobili a destinazione residenziale.
Per questa tipologia di lavori, infatti, l applicazione dell IVA ridotta al 10%.
Anche l acquisto di beni pu godere dell IVA agevolata al 10%, ma per ottenere questo regime privilegiato la fornitura di beni deve essere nell ambito del contratto d appalto. Infine, se l acquisto dei beni comporta un esborso di denaro significativo, il regime di IVA agevolata al 10% si applica solo fino alla concorrenza della differenza tra il valore complessivo della prestazione e quello dei beni significativi.
Ad esempio, supponiamo che si effettuino dei lavori per la manutenzione straordinaria di un bagno, il cui costo complessivo di 8.000 euro. La prestazione lavorativa viene quantificata in 2.000 euro, mentre per la fornitura dei beni (rubinetteria, sanitari, ecc.) la spesa ammonta a 6.000 euro.
Il regime di IVA agevolata al 10% si applica solamente a 4.000 euro del costo della fornitura (6.000 2.000 euro = 4.000 euro). Sul valore residuo della fornitura di beni (2.000 euro) si applica l IVA ordinaria al 21%.
Quali sono i beni significativi soggetti a IVA agevolata Non tutti i beni possono godere del regime agevolato dell IVA. Quelli espressamente individuati dalla legge (decreto 29 dicembre 1999) sono gli ascensori e montacarichi, gli infissi esterni e interni, le caldaie, i videocitofoni, le apparecchiature per il condizionamento e il riciclo dell aria, i sanitari e rubinetterie per il bagno e gli impianti di sicurezza (allarmi, inferriate, ecc.).
Quando non si applica l IVA agevolata al 10% La forma agevolata dell IVA si applica, come gi accennato, al caso di interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria effettuati su immobili residenziali destinati ad abitazione privata.
I materiali e i beni per il cui acquisto si pu godere dell agevolazione IVA non possono essere acquistati dal committente dei lavori o da persona diversa da quella che esegue i lavori.
L´IVA al 10% non pu inoltre essere applicata alle prestazioni professionali, pure se effettuate nell ambito degli interventi di manutenzione. Nell esempio fatto in precedenza, per esempio, la prestazione lavorativa pari a 2.000 euro non pu usufruire dell IVA al 10%.
Anche in caso di prestazione di servizi resi in esecuzione di subappalti alla ditta esecutrice dei lavori non si applica l agevolazione IVA.
In questi casi, la ditta subappaltatrice deve fatturare con IVA al 21% alla ditta principale che, successivamente, fatturer la prestazione al committente con l IVA al 10%, sempre se ricorrono i presupposti per farlo.
IVA agevolata per interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione Qualsiasi intervento di recupero edilizio (compresa la ristrutturazione), il regime di IVA agevolata al 10% sempre prevista. Il regime agevolato comprende sia la prestazione di servizi dipendenti da contratti di appalto o d opera relativi agli interventi di restauro, risanamento, ristrutturazione sia l acquisto di beni (escluse materie prime e semilavorati).
L´IVA al 10% si applica anche a tutti i beni che, incorporati nella costruzione conservano la loro individualit. Sono detti beni finiti e comprendono, per esempio, i serramenti, le caldaie, i sanitari, ecc.
L´agevolazione spetta sia quando l acquisto fatto direttamente dal committente dei lavori, sia quando ad acquistare i beni il prestatore d opera che esegue l intervento.
Ristrutturazione, cinque cose da sapere sulla detrazione 50%:
Sul tema della detrazione 50% degli oneri ai fini IRPEF per interventi di ristrutturazione edilizia, la Redazione di Ediltecnico.it ha prodotto numerosi post di chiarimento e approfondimento, che possono essere consultati nel Dossier Detrazione 50%.
Semplificando al massimo, per, possiamo individuare cinque temi essenziali che non possono essere ignorati da chi si accinge a richiedere il bonus fiscale nella misura del 50% che, ricordiamo, si applica alle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013.
Entro questo periodo la detrazione IRPEF aumenta al 50% e viene raddoppiato il limite massimo di spesa detraibile (96.000 euro per unit immobiliare).
Le cinque cose da sapere sulla detrazione 50% per le ristrutturazioni edilizie 1. Quali lavori edili possono usufruire della detrazione 2. Quali sono le procedure per ottenere il bonus fiscale 3. Cumulabilit della detrazione 50% ristrutturazione con la detrazione 55% per l efficienza energetica 4. Cosa si deve scrivere sui bonifici effettuati 5. La guida completa sulla detrazione 50% dell Agenzia delle Entrate
Quali lavori edili possono usufruire della detrazione 50% La detrazione 50% riguarda gli interventi di manutenzione straordinaria, le opere di restauro e risanamento conservativo e i lavori di ristrutturazione edilizia sulle unit immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale. Sono inoltre detraibili la manutenzione ordinaria e straordinaria, il restauro, il risanamento conservativo e la ristrutturazione edilizia su tutte le parti comuni degli edifici residenziali.
A questo link l elenco degli interventi edilizi ammessi alla detrazione 50%.
Quali sono le procedure per ottenere il bonus fiscale Le ultime azioni del Governo hanno, di fatto, ridotto e semplificato le procedure per ottenere la detrazione 50% per i lavori di ristrutturazione, ma rimangono comunque degli obblighi ben precisi.
In particolare ricordiamo la documentazione da conservare e da esibire dietro precisa richiesta da parte dell Agenzia delle Entrate, la comunicazione all ASL, ecc.
Per avere tutte le informazioni relative alle procedure da seguire, rimandiamo al post Detrazione 50% ristrutturazioni, come fare per ottenerla.
Cumulabilit della detrazione 50% ristrutturazione con la detrazione 55% per l efficienza energetica In estrema sintesi, la detrazione d imposta del 55% per l efficienza energetica del costruito non cumulabile con le altre agevolazioni fiscali previste per i medesimi interventi da altre disposizioni nazionali, come, per esempio, la detrazione del 50% e del 36% per il recupero e la ristrutturazione del patrimonio edilizio.
Per ulteriori informazioni su questo argomento, rimandiamo al post Detrazione 50% e 55%, sono cumulabili?
Cosa si deve scrivere sul bonifico per i pagamenti Per beneficiare della detrazione 50% sui lavori di ristrutturazione edilizia occorre effettuare tutti i pagamenti delle spese sostenute mediante bonifico bancario tracciabile.
In altri termini, le informazioni sufficienti e necessarie, che devono risultare nella causale del bonifico sono queste: – Causale del versamento (p. es. sostituzione infissi interni, riparazione grondaie, rifacimento intonaci, ecc.) – Codice Fiscale del beneficiario della detrazione – numero di Partita IVA o Codice Fiscale del soggetto a favore del quale si effettua il bonifico.
Ricordiamo anche che l agevolazione fiscale per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio stata regolata, fino al 2011, dall art. 1, comma 1, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive proroghe e modifiche. A decorrere dall anno 2012 l agevolazione disciplinata dall art. 16-bis del TUIR (d.P.R. 917/1986).
Per ulteriori informazioni rimandiamo al post Detrazione 50% ristrutturazioni, cosa scrivere sul bonifico bancario?
La guida completa sulla detrazione 50% dell Agenzia delle Entrate Ultimo, ma non meno importante, segnaliamo la guida curata dagli esperti dell Agenzia delle Entrate che a settembre 2012 hanno pubblicato la guida Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali, strumento indispensabile per professionisti e contribuenti che vogliano sapere tutto sul tema della detrazione ai fini IRPEF per i lavori di ristrutturazione.